Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino- press.eurintuni@virgilio.it e Donatello Urbani- donatello.urbani@gmail.com 

Quante volte vi siete chiesti: “Che fine fanno i souvenir acquistati dai turisti?”. La mia personale esperienza vuole che salvo alcuni acquistati, spesso a prezzi di affezione, da antiquari seri quasi tutti sono riposti un po’ ovunque negli angoli più impensati nella malcelata speranza che il loro inaspettato ritrovamento mi riporti indietro nel tempo al bel momento dell’acquisizione effettuata spesso da rigattieri improvvisatisi collezionisti pentiti. Anche il fotografo statunitense Geff Bark non è riuscito a sfuggire alla dura legge che grava sul turista, ed ha trasformato il suo garage in suo personale ripostiglio di souvenir.

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                                                I souvenir nella sinistra che hanno ispirato la foto, a destra, dal titolo “The Battle” 2018

Nella convinzione che la soluzione trovata sia quella giusta, ha voluto allargare la conoscenza di questa sua raccolta prestandosi nell’allestimento di mostre in varie nazioni, come avviene, fino al prossimo 28 luglio, al primo piano del Palazzo delle Esposizioni nella rassegna dal titolo “Paradise Garage”. Scrivono in proposito i curatori: “Il titolo della mostra allude allo spazio che – come un vero e proprio set – è stato di volta in volta montato con elementi diversi e trasfigurato dall’uso magistrale della luce e della perizia nelle inquadrature” . Lo stesso artista, muovendosi su questa linea, non nasconde di aver voluto evocare: “atmosfere della cinematografia di Fellini e Visconti” nell’intento di coinvolgere i visitatori nel mondo onirico delle sue fotografie.

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L’ispirazione, sempre nelle parole di Jeff Bark, è nata nel corso di un breve soggiorno a Roma. Così il progetto espositivo realizzato  vuole che le fotografie presenti nelle quattro sale del percorso corrano tutte sulla sottile linea che separa la realtà dalla finzione; identica a quella che, a suo tempo, fu seguita dagli artisti rinascimentale e barocchi, principalmente nella realizzazione di opere scultoree. Dalla raccolta dei più disparati oggetti della prima sala, si giunge nella seconda che presentando ritratti femminili gioca sui temi del grottesco, del doppio senso e della metamorfosi, in cui  è lo stesso fotografo ad assumere le più comuni identità di donne. La terza sala è un omaggio al “Grand Tour” esponendo affascinanti fotografie che lo stesso artista presenta come suggerite dai giardini all’italiana, in particolare delle Ville Gregoriana e D’Este a Tivoli.

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Fotografie ispirate a nature morte sono il tema presente nell’ultima sala. Di queste scrivono i curatori: “rimandano a composizioni di fiori e suppellettili, che richiamano le vanitas fiamminghe, e una scena conviviale”. La conclusione del bel percorso espositivo, richiamandosi al titolo della rassegna, presenta una installazione che porta il visitatore all’interno del garage dell’artista nell’intento di regalargli uno spicchio di quel paradiso che invade il turista prima nel momento dell’acquisto e prosegue fino al dolce ricordo che produce il souvenir una volta recuperato fra i tanti, a distanza di tempo.

Roma – Palazzo delle Esposizioni – Via Nazionale, 194 fino al 28 luglio 2019 con orario nei giorni di domenica, martedi, mercoledi e giovedi dalle 10,00 alle 20,00,  venerdi e sabato fino alle 22,30. Biglietto d’ingresso intero €.10,00, ridotto €.8,00. Informazioni e prenotazioni: tel. 06.39967500, sito web: www.palazzoesposizioni.it