Donatello Urbani

Il via è previsto per  il 19 settembre da Roma (piazza San Pietro), mentre l’arrivo sarà il 4 ottobre ad Assisi. Un percorso suddiviso in 16  tappe per 266 chilometri, toccando ben 18  località. Questa in poche righe la quinta edizione della staffetta da “Francesco a Francesco” , organizzata dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) che è stata presentata nella sala “Spadolini” del Ministero dei Beni Culturali (Mibac), a Roma. I partecipanti cammineranno lungo la Via di San Francesco, attraverso i luoghi in cui il Santo ha trascorso gran parte della propria vita, lasciando importanti tracce. Il percorso, accessibile a tutti, si snoda tra boschi, strade e sentieri di Lazio e Umbria, tra gli splendidi scorci della Valle Santa Reatina e lungo il tratto Spoleto-Norcia del percorso benedettino, incoronata tra le vie verdi più belle d’Italia: dieci le tappe in territorio del Lazio, sei in Umbria; 18 le località attraversate indicate di seguito:19 settembre: Roma San Pietro-Fontenuova, 23 km (livello di difficoltà: facile).20 settembre: Fontenuova-Monterotondo, 24 km (facile).21 settembre: Monterotondo-Palombara Sabina, 12 km (facile).

22 settembre: Palombara Sabina-Montelibretti 17 km ( mediamente facile).

23 settembre: Montelibretti-Poggio Moiano (15, mediamente facile).

24 settembre: Poggio Moiano-Poggio San Lorenzo 13 km (mediamente facile).

25 settembre: Poggio San Lorenzo-Rieti 18 km (facile).

26 settembre: Rieti-Poggio Bustone, 19 km (mediamente facile).

27 settembre: Poggio Bustono-Greccio, 21 km (facile).

28 settembre: Rieti-Greccio, 19 km (facile).

29 settembre: Greccio-Torreorsina, 18 km (difficile).

30 settembre: Torreorsina-Ceselli, 18 km (facile).

1 ottobre:  Ceselli-Spoleto, 12 km (difficile).

2 ottobre: Spoleto-Trevi, 12 km (mediamente facile).

3 ottobre: Trevi Spello-Santa Maria degli Angeli, 20 km (facile).

4 ottobre: Santa Maria degli Angeli-Assisi, 5 km (facile).

L’occasione della presentazione di questa staffetta ha offerto anche l’opportunità ai presenti di parlare dei problemi comuni a tutti i 44 cammini previsti nella rete predisposta dal Ministero  dei Beni Culturali per il territorio italiano  con l’intento di promuovere una forma  di turismo lento che, da recenti studi, sarà quella che più delle altre caratterizzerà il turismo degli anni a venire.