Donatello Urbani

I temi affrontati sono di primaria importanza per questo settore che merita tutte le attenzioni possibili tanto dalle istituzioni pubbliche che private per le buone opportunità che può riservare in un prossimo futuro. Il convegno voluto dai Giovani Albergatori aderenti a Federalberghi e Skal Roma ha posto in risalto i benefici offerti all’industria del turismo da un’attenta ed oculata gestione dei “Big Data”. I vari interventi hanno avuto come  tema comune  i comportamenti degli operatori  e le attenzioni  espresse dai turisti fin dal loro nascere specialmente quelle generate attraverso i social.

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In proposito è stato scritto: “ il BigDday in questo Chapter 2, si concentra sui reali case studies portati dalle grandi aziende del settore e da alcune startup molto interessanti. Dallo studio dei flussi di viaggio delle OTA e del Settore B2B, fino ad arrivare alle analisi dei movimenti dei turisti all’interno delle città o l’analisi delle preferenze di viaggio attraverso il Neuro Marketing. Lo scenario dei big data apre le porte a nuove opportunità per tutti i player coinvolti: dai metasearch alle OTA, agli alberghi, agli aerei fino ad arrivare ai tour operators ed agenzie di viaggio. Un potenziale che necessita in maniera crescente del contributo di nuove professionalità come esperti di big data, data scientist, ingegneri con risvolto positivo anche dal punto di vista occupazionale”.

20181130_111022                                                   Convegmo Giovani Albergatori aderenti a Federalberghi e Skal Roma

Significativa sui big data è stata la lettura dei compartamenti, sia di turisti che di romani, generati sui social che indicavano Spennacchio, l’albero di natale voluto per le feste 2017 dall’amministrazione comunale di Roma, che nelle apparenze sembrava recuperato in una discarica di rifiuti e invece, nella pratica, risultava l’attrattiva cittadina più fotografata e che aveva richiamato su di se le attenzioni, non sempre benevoli, di tutto il mondo. Così per le festività 2018 l’albero di Natale, battezzato Spezzacchio, è stato ricomposto a suon di chiodi e trapano anche con quanto recuperato, forse in più discariche, sperando di richiamare sulla città di Roma altrettante attenzioni. Un paradosso? Forse ma le attenzioni nelle prime pagine meritano qualche sacrificio, é stata la risposta del Sindaco di Roma.

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La giornata di studio sul turismo voluta da Federturismo – Confindustria che ha visto anche la presenza del Ministro del omonimo dicastero, ha esaminato le prospettive dell’Italia in relazione a quanto presente nei flussi del turismo internazionale che nei primi nove mesi del 2018, hanno raggiunto quota un miliardo 83 milioni di presenze, 56 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017.  Dai vari interventi che hanno offerto una traccia sulle tematiche del convegno, è emerso che scegliendo alcune variabili chiave a livello strategico, come i dati, la connettività, l’approccio alla trasformazione digitale, la facilità di fare business, si raggiungono ottimi risultati che confrontati con qualli ottenuti dai più interessanti Paesi a livello europeo, partendo dalla Spagna  per giungere a riflessioni su Austria, Portogallo, Slovenia, Grecia e UK offrono un quadro generale del nostro settore. Inoltre visualizzando i valori economici del settore del turismo sia in termini di contributo generativo al PIL che all’occupazione, con dati attuali e in  prospettiva al 2028, si notano subito degli outperformer generati in altre nazioni come Austria, che vede un incremento al 2028 del contributo del PIL da 4,7% a 16,7%, per giungere alla solida e costante crescita di Slovenia e Portogallo. Così come nell’analisi del contributo dell’occupazione nel settore turismo, si nota come la solidità del Regno Unito è in grado di rendere il settore del turismo realmente impattante. Una delle ragioni principali di questo è ovviamente da ricercare nella virtuosità della relazione tra pubblico e privato, prevalentemente visibile nella “facilità” del fare business che esiste negli altri Paesi rispetto all’Italia che – nella classifica stilata dalla World Bank –  occupa solo il 46esimo posto, tra la Romania e l’Armenia. Sono sei le aree di riferimento in cui si agisce nei Paesi che intendono mettere il turismo al centro della loro strategia internazionale: la domanda, lo sviluppo delle capacità digitali e competitive, il sostegno agli investimenti e l’attuazione di un’agenda di riforma della “burocrazia Paese”, una positiva interazione con il settore dei trasporti, il focus sulle professionalità e gli skill del turismo e, in conclusione, creare un settore resiliente, produttivo e di qualità. I confronti internazionali suggeriscono di riflettere e prendere consapevolezza che il mondo è cambiato e grandi Paesi  quali la Cina, generatori di importanti flussi turistici, sono diventati protagonisti del mercato del turismo.  E lo stesso successo di Paesi come la Spagna e il Portogallo è il risultato di un percorso di convergenza tra la politica e il sistema economico che mette al centro l’industria del turismo quale motore di sviluppo. Per ottenere cambiamenti significativi occorre elaborare una politica economica industriale per il settore che persegua il miglioramento della produttività, l’incremento degli investimenti, la promozione e lo sviluppo dei territori.

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“Il quinto posto tra le destinazioni mondiali ci sta stretto – commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio – Abbiamo delle potenzialità incredibili rimaste inespresse. Stiamo già lavorando sul turismo di ritorno, ma dobbiamo fare di più. Riduciamo le frammentazioni esistenti, puntiamo sulla digitalizzazione e investiamo nelle strutture e infrastrutture. Ripensiamo il turismo italiano attraverso uno sviluppo integrato, che tenga conto della trasformazione industriale e dell’espansione dei servizi. L’obiettivo è implementare tecnologia e innovazione legati alla tradizione perché, se manca la tradizione, non sai più dove stai andando. In altre parole, facciamo sistema e crediamo davvero nella forza del brand Italia.”