Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

La lavorazione del vetro “Murrina” ha reso famose in tutto il mondo una città: Venezia e un isola della laguna veneta: Murano. La fama dei maestri vetrai veneziani, per la verità, si perde nella notte dei tempi, molto prima di quando  nel 1854 i sei fratelli Toso fondano la loro vetreria con il preciso intento di produrre oggetti  di grande raffinatezza, unici nelle forme e, come li definiremo noi oggi, di design.

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I vasi Toso furono creati con tecniche varie ma su tutte prevalse la murrina, recuperata nell’antica tecnica e diventata vero marchio di fabbrica dell’azienda. La murrina é una delle lavorazioni più anrtiche, risalente all’epoca romana. Infatti murrina deriva da “murrino”, termine introdotto nel 1878 dall’abate muranese Vincenzo Zanetti e utilizzato per indicarevasi e ciotole realizzate dagli antichi romani usando un mosaico di piastrelle di vetro. Già nel XVI secolo vennero realizzate opere che imitavano e riproducevano il vetro mosaico romano; ma é dopo la meta dell’ottocento che i vetrai veneziani riprendono la tecnica della murrina, reinterpretandola e attualizzandola, fino a farle raggiungere l’apice nel corso del ‘900. La Fratelli Toso é stata una delle maggiori vetrerie nella produzione di murrina tra la fine dell’0tt0cento e il novecento tanto da guadagnarsi a Murano il soprannome di “murrinari”.

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Da Ferdinando, Carlo Francesco Nicolò, Liberato, Angelo, Giovanni e Gregorio, figli di Pietro del ramo del Toso Cangioro, sono discesi tutti i protagonisti della storia della Vetreria Fratelli Toso fino ai nostri giorni. Alla Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia, fino al 15 settembre 2019, è presente la mostra: “La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980”, con un’esposizione di circa 50 opere in vetro, tutti pezzi unici e rari provenienti direttamente dalla collezione privata dei Fratelli Toso.  Il percorso della mostra, come scrivono i curatori,  inizia dall’anno più significativo per lo sviluppo della manifattura, il 1930, e arriva al 1980, anno della sua chiusura; un lasso di tempo che ha visto grandi successi segnare la storia del design del vetro in Italia che si sono rispecchiati nell’evoluzione artistica e del gusto. L’excursus cronologico presenta opere meravigliose realizzate in numero sempre limitato, se non esemplari unici; opere moderne le cui radici trovano comunque ispirazione nella tradizione tecnica dell’antica vetreria. La raccolta comprende molti esempi della produzione in murrine di fine ’800, i capolavori tra gli anni ’30 e gli anni ’60 e un vasto archivio cartaceo e fotografico che attesta la produzione realizzata in Azienda dalla fine dell’Ottocento fino agli anni ’80 del Novecento.

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Di tutto questo é significativa la presentazione che ci lascia Caterina Toso, quando, con un malcelato orgoglio, parlando di questa esposizione dice: “Un viaggio alla scoperta di una vetreria che ha fatto parte della storia di Murano da metà ‘800 fino agli anni ’80 del ‘900, la cui vita è sempre stata completamente legata a quella della mia famiglia, i Toso Cangioro. Il percorso espositivo é arricchito da alcune riproduzioni di storici disegni scelti nel vastissimo archivio della vetreria, dove sono tutt’ora conservati più di 30 mila disegni, migliaia di foto, cataloghi e documenti relativi alla vita dell’azienda. Sono felice di poter portare avanti questo importante progetto che parla della storia della Fratelli Toso e di chi, come mio padre Arnoldo, ha fatto in modo che questa meravigliosa collezione sia ammirabile ancora oggi”. A questa bella presentazione fanno riscontro le affermazioni della Direttrice della Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia -, Maria Grazia Massafra: “La mostra romana é in uno splendido connubio con la Casina delle Civette dove sono presenti, nel magnifico stile liberty, molte opere d’arte realizzate in vetro , che ben testimoniano la storia e le peculiarità della Fratelli Toso tra gli anni Trenta e Ottanta del Novecento”.

20190518_120550Da sinistra: Caterina Toso; Ivano Balestrieri, curatore; Maria Grazia Massafra, Direttrice della Csina delle Civette – Musei di Villa Torlonia

L’occasione per visitare questa bella mostra è giustificata anche dalla numerose iniziative collaterali quali, sabato 15 giugno e sabato 14 settembre alle ore 11.00 visita della mostra con Caterina Toso, storica del vetro ed erede dell’Archivio della Fratelli Toso, per approfondire la storia della manifattura e del vetro muranese. Le iniziative sono gratuite. È necessario essere in possesso del biglietto del museo da acquistare presso il Casino Nobile. Gratis per i possessori della MIC card. Sabato 22 giugno ore 15.30 e sabato 7 settembre ore 11.00 laboratorio didattico rivolto a bambini dai 6 ai 10 anni dedicato ad una tecnica antichissima: il vetro murrino. Prenotazione obbligatoria al cell. 393/5119290. Laboratorio gratuito per i bambini mentre eventuali accompagnatori possono entrare nel museo e alla mostra con il biglietto acquistato presso il Casino Nobile

Accompagna la mostra un interessante catalogo bilingue – italiano e inglese – edito da Itasystem s.r.l. pag. 139.

Roma – Casina delle Civette – Via Nomentana, 70, fino al 15 settembre 2019 dal martedi alla domenica dalle ore 9,00 alle 19,00- Biglietto d’ingresso: intero €.6,00 ridotto €.5,00, per i residenti nel territorio di Roma Capitale, ulteriore riduzione. Intero €.5,00, ridotto €.4,00, ed ingresso gratuito in ciascuna prima domenica del mese.