Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Il complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, sede del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma –P.za San Salvatore in Lauro –  accoglie una significativa testimonianza di quanto sia stato catastrofico nel 2016 il sisma che ha colpito la terra marchigiana. In mostra un notevole gruppo di opere d’arte, tra pittura e scultura che dicono di quanto amore sia stato riservato alla cultura e quanto grande sia stato lo sforzo profuso e condiviso con altri settori, taluni di vitale importanza per la vita civile.

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Nicola di Pier Gentile da Filetta di Amatrice detto Il Filotesio: “Redentore” – 1515/1520 – Affresco staccato dalla chiesa di S.Margerita ad Ascoli Piceno

Dietro ciascuna delle opere esposte ci sono sacrificio, tanto impegno e ricerca scientifica prestata da molti tecnici, tutti marchigiani che hanno lavorato in stretta collaborazione con le Università di Camerino ed Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche avvalendosi anche d’innovative analisi diagnostiche.  Vederle oggi esposte già restaurate, sia pure con evidenti segni  per lo shock subito, non possono che suscitare un plauso e tanta ammirazione.

20200218_130643                                             Vittore Crivelli: “Madonna adorante il Bambino ed angeli musicanti” – Tempera su tavola

Il titolo “Rinascimento Marchigiano”, infatti vuole indicare proprio come in questa esposizione si possa vedere essenzialmente una rinascita,. Non solo culturale, dell’intera regione dopo un sisma che ha particolarmente infierito  nelle provincie di Macerata ed Ascoli Piceno provocando danni  superiori a tutte le restanti provincie del centro Italia

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                       Jacobello del Fiore: “Storie di Santa Lucia” – Lucia riceve l’Eucarestia – Lucia trafitta alla gola dal pugnale del boia

La mostra si avvale di un percorso itinerante concepito in tre tappe che hanno preso il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta ed ora prosegue a Roma presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni e si concluderà nell’estate 2020 a Senigallia, sulla riviera adriatica. Le opere esposte come scrivono i due curatori Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, nel bellissimo catalogo: “vanno dal ‘400 al ‘700., alcune dall’alto valore devozionale e non storico-artistico, altre invece dal grande valore storico-artistico. Tra queste crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco che ancora oggi si trovano all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano però nomi importanti come Iacobello del Fiore con la serie delle scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore Crivelli con la Madonna Orante, il Bambino con Angeli Musicanti di Sarnano, Cola da Amatrice di cui spicca la Natività con i Santi Girolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno.”

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Scuola Marchigiana del XVIII sec. “Sportelli di armadio a muro” raffioguranti le tre cvirtù teologali: Fede-Speranza-Carità-, più una quarta (coniagata per l’occasione): Povertà volontaria. Particolari le 5 serrature le cui chiavi erano tenute da 5 diverse persone.

L’obbiettivo della mostra è anche quello di rendere fruibili le opere restaurate da qui in futuro come spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione: “Terminate le mostre le opere che non potranno essere ricollocate nelle loro sedi originali perché crollate o non ancora restaurate, saranno collocate in 8  depositi e li saranno sempre a disposizione del pubblico previo contatto con la Soprintendenza”. Grazie alla presenza di queste opere nella capitale, sarà possibile ammirare una parte del prezioso patrimonio disseminato nel territorio marchigiano che è stato danneggiato dal terremoto, recuperato, portato a nuova vita e con questa mostra reso di nuovo fruibile.

Roma- Pio Sodalizio dei Piceni – Piazza San Salvatore in Lauro fino al 5 luglio 2020 con ingresso gratuito dal lunedi al sabato nelle ore 10,00/13,00 e 16,00/19,00.