Donatello Urbani
Il dilemma, uno di quelli tanto cari alla drammaturgia inglese– vedi William Shakespeare- “Essere una persona o solo una malattia”, è al centro del film “Il Sole a mezzanotte” (Midnight sun) diretto da Scott Speer ed interpretato dalle giovani promesse del cinema made in USA Bella Thorne e Patrick Schwarzenegger, figlio del più famoso Arold.
Il film racconta una struggente storia d’amore che ruota intorno alla malattia che ha colpito la diciassettenne Katie Price – Bella Thorne- che la costringe a non esporsi mai neppure alla pur minima luce solare pena la morte. A questa pesante limitazione si contrappongono i postumi di un intervento chirurgico imposto per contenere i danni di una rovinosa caduta fuori dall’acqua della piscina, causata da una sbornia, della giovane promessa del nuoto, Charlie Reed (Patrick Schwarznegger) che lo condiziona psicologicamente nel riprendere l’attività sportiva. Durante il giorno Katie è costretta a chiudersi in casa, ma è dopo il calar del sole che la sua vita si anima.
Una sera d’inizio estate, alla chiusura delle scuole, Katie e Charlie sono vittime di Cupido. Lei è segretamente innamorata di lui fin da quando frequentava le elementari e lui corrisponde questo amore inframmezzandolo a una sviscerata ammirazione per le canzoni che Katie compone e le cui melodie sono anche uno splendido file rouge che accompagna tutta la storia. Entrambi i ragazzi riusciranno vincitori nelle rispettive sfide, grazie al reciproco aiuto, sia pure con risultati diversi. “Charlie’s song” – la canzone di Charlie – accompagnerà d’ora innanzi la sua futura vita sportiva.