Testo e foto di Donatello Urbani

L’arte di Camminare. E’ del tutto simile alle arti in genere, alla stregua di quelle del dipingere, dello scolpire o saper lavorare materiali quali l’oro l’argento e molti altri anche di minor pregio.

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In questo spirito e con identiche finalità è stato presentato a Roma a cura dell’Ufficio Turistico della Regione Friuli Venezia Giulia il progetto Interreg Italia – Austria WalkArt – L’arte del cammino , che coinvolge questa Regione e quella della Carinzia nella strutturazione, valorizzazione e promozione di una nuova offerta transfrontaliera, per un turismo sostenibile, slow alternativo a quello di massa.

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“Il progetto” è stato affermato in conferenza stampa, “si pone l’obiettivo di attirare i turisti amanti dei viaggi a piedi con lo zaino in spalla e offrire loro la possibilità di immergersi nella eclettica biodiversità del Friuli Venezia Giulia e nella natura sfaccettata della vicina Carinzia attraverso la scoperta di otto itinerari tracciati lungo le antiche vie di pellegrinaggio. Quattro sono i percorsi che si snodano sul territorio italiano del Friuli Venezia Giulia: il Cammino Celeste da Aquileia a Maria Saal, il Cammino delle Pievi in Carnia , la Via del Tagliamento (da Coccau a Latisana, per qui congiungersi con Romea Aquileiense) e la Via Flavia (da Trieste ad Aquileia, per qui congiungersi con Romea Aquileiense) . Tre sono i tracciati che percorrono la regione Carinziana: il Marienpilgerweg , l’ Hemmapilgerweg e lo Jakobsweg , mentre un ultimo sentiero è quello che coinvolge entrambi i territori ed è la nuova tratta transfrontaliera sviluppata nell’ambito del progetto”.

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Questa presentazione ha trovato riscontro nelle parole della responsabile marketing, Valentina Colleselli, che ha affermato come: “Scoprire un territorio vivendo e assaporando con lentezza il suo prezioso patrimonio ambientale, culturale, storico e umano è l’emblema del turismo slow, uno degli asset strategici del piano di sviluppo dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia che vede nel posizionamento della destinazione, nella destagionalizzazione e nella delocalizzazione i principali obiettivi. La regione, grazie alla conformazione del territorio, non intaccato da grandi centri urbani e di grande valore naturalistico, e a un patrimonio di tradizioni preservato negli anni, si adatta infatti perfettamente alla sempre più crescente richiesta di un turismo lento, esperienziale o, anche, spirituale. Il ricco insieme di attività messe in atto dal Friuli Venezia Giulia e dalla Carinzia per lo sviluppo del progetto coinvolge molteplici settori: la strutturazione dei percorsi attraverso la riqualificazione e la tabellazione, l’allestimento dell’arredo per l’ accoglienza dei pellegrini nell’Hospitale di San Tomaso di Majano e St. Oswald, l’organizzazione di eventi come il recente Festival transfrontaliero dei Cammini e l’apertura di luoghi d’interesse turistico e religioso come le antiche Pievi in Carnia”.

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Certamente la motivazione religiosa è un valore aggiunto di grande importanza che si aggiunge a tutti gli altri grazie alla sua vicinanza con quello culturale. Valori questi presenti nei secoli e giunti a noi nella loro interessa. Tante testimonianze passate che spinsero schiere di pellegrini ad intraprendere un cammino che da sempre ha avuto come meta finale un’affermazione spirituale che veniva ad aggiungersi a quella culturale entrambe attraverso una sperimentazione vissuta di persona anche in situazione di rischio fino alla perdita della vita.

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Oggigiorno il nostro cammino è tutto all’impronta della sicurezza e della tranquillità grazie ad opportuni accorgimenti come la possibilità di una programmazione anticipata delle tappe e delle aree di sosta riportate nel sito web che consente anche la possibilità di servirsi di specifici operatori turistici e di addetti all’accoglienza. In ogni situazione è comunque valida la massima: “Su tutte le strade del mondo c’è un uomo che inventa una storia di gioia, di pianto o d’amore. Sono io, sei tu, siamo noi”.

 

Per saperne di più e prenotare la partecipazione ad eventi e fiere, visitare il sito www.turismofvg.it