Esposti al Museo Boncompagni Ludovisi le collezioni di un grande maestro, eccellenza della Moda Italiana.

Ennio Castellani e la sua Sartoria hanno avuto un ruolo importante all’affermazione nel
mondo della moda italiana. Fin da giovanissimo ha subito il fascino dell’iter richiesto dalla
realizzazione di un capo d’abbigliamento. Nell’atelier della madre entra in contatto con le
realizzazioni sartoriali. Sono gli anni del dopoguerra e della grande svolta imposta alla moda,
prevalentemente femminile, dai grandi sarti francesi: Cristian Dior e Coco Chanel.

Dopo aver appreso nozioni di disegno all’Accademia d’Arte di Venezia frequenta l’Accademia
Koefia di Milano e all’interno d’importanti atelier, quali Gigliola Curiel e Cesare Guidi, a Milano
e a Firenze, entra a pieno titolo nel mondo dell’alta moda.

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Tre realizzazioni della maison Castellani: le prime due sulla sinistra  sono del 1992 mentre quella sulla destra: due pezzi in taffetas satin di seta lavorazione jacquard con profilatura in sbieco lavorato a crespature è stato realizzato per Carla Viterbo Bassani nel 1973.

Ma è la sua città d’elezione, Verona, che Castellani sceglie come sede della sartoria che apre
nel 1964 e che fino alla sua chiusura avvenuta nel 2001 “sarà largamente apprezzata non
solo dalla stampa del settore, che gli tributerà sempre dei grandi riconoscimenti, ma anche
dalla sua scelta clientela e da buyers internazionali che porteranno le creazioni firmate EC fin
negli Stati Uniti, Arabia Saudita e Giappone” come scrivono i curatori.

Alla base delle sue realizzazioni si trovano schemi realizzativi che hanno reso i suoi capi unici
e non replicabili grazie all’uso di “materiali”non imitabili, insieme all’ideazione dell’abito nel
figurino e alla realizzazione pratica dei tessuti.

Dalla sua autopresentazione riportata e trascritta nel prezioso catalogo, traspare in maniera
chiara e inconfutabile l’amore profondo per il “saper guidare l’esecuzione di un abito, dal
taglio alla rifinitura, con una certosina attenzione a ogni particolare realizzato dal suo
laboratorio, scrigno eccezionale di un saper fare antico e fucina di una produzione sempre al
passo con i tempi”.

I cinquanta abiti presenti in mostra sono la una storia del saper fare sartoria, quella che grazie
alla ricercatezza dei tessuti e delle lavorazioni, alla raffinata eleganza dell’idea progettuale
presente in ogni creazione sono stati alla base della buona reputazione che gode oggi la
moda italiana nel mondo. Di non minor attrazione sono le fotografie d’epoca, i figurini e i tanti
riconoscimenti ricevuti nel corso della lunga attività da Ennio Castellani.

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Due modelli degli anni ’70: a sinistra completo composto da gonna in crepe di seta lavorazione cannetè in rilievo stampata a mano bordata in velluto e corpino in satin di seta bicolore del 1978; mentre a destra è un abito in georgette con motivi decoupè e guarnizioni di nastro di seta in tinta del 1975.

Nell’ambito della mostra sono previsti dei laboratori didattici rivolti ai bambini e alle famiglie
realizzati dal FAI Giovani Roma, che da alcuni mesi collabora attivamente con il Museo ai fini
della sua maggiore conoscenza e valorizzazione.

Catalogo a cura di Arianna Marullo per le edizioni Fabbrigrafica  ADV

INFORMAZIONI: Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la
Moda dei secoli XIX e XX – Roma Via Boncompagni,18. Fino al 31 giugno 2015.  Accesso
per disabili. Ingresso gratuito. Orari di apertura al pubblico dal martedì alla domenica, dalle
ore 8.30 alle 19.00 Chiuso tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre. Visite per scuole e
gruppi consentite previa prenotazione con accompagnatori per un massimo di 20 persone alla
volta. Info tel. 06 42824074 – e.mail: museoboncompagni.info@beniculturali.it – sito web:

www.museoboncompagni.beniculturali.it

 

Testo e foto di Donatello Urbani