Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Questa piccola quanto interessante rassegna, allestita su due piani del Museo d’Arte Antica “Giovanni Barracco” e realizzata grazie alla collaborazione fra due istituzioni universitarie Italiane: la Sapienza di Roma e la Ca’ Foscari di Venezia, espone preziosi reperti frutto di campagne di scavo di missioni archeologiche italiane in Sudan sul sito del Jebel Barkal e fornisce un quadro quanto mai interessante ed aggiornato dell’area cerimoniale di epoca meroitica fiorita nell’antica città di Napata intorno al I^ secolo d.C. Come scrivono i curatori nel prezioso catalogo edito da Gangemi Editore: “Il sito fu frequentato dagli Egizi dalla seconda metà del II^ millennio a.C. e conosce una lunga storia legata al prestigio dei suoi edifici sacri e al connesso settore palaziale che testimonia del valore di Napata come città regale, dove i sovrani del regno di Kush – antico nome che per gli Egizi identifica la terra di Nubia come entità politica – sono incoronati e confermati nel loro potere”.

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L’ultimo di questi settori regali, datato al regno del sovrano meroitico Natakamani  (I^ sec. d.C.) costituisce l’area di scavo della Missione Italiana che iniziò la sua attività nel lontano 1973 sotto la direzione del prof. Sergio Donadoni, Università La Sapienza di Roma, e proseguita poi fino ad oggi da egittologi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Negli anni l’indagine ha delineato le caratteristiche proprie di un vasto spazio dominato da un grande palazzo regale e da varie strutture satelliti. Nel loro insieme tutti questi edifici rappresentano l’interpretazione meroitica di città regale di matrice ellenistica.

davMedaglione in terracotta smaltata con busto frontale di menade che regge due grappoli d’uva. Stile Ellenizzante

Lungo il percorso espositivo è possibile ammirare accanto a reperti originali, anche vari calchi, alcuni dei quali andati perduti a causa di una violenta inondazione. Interessante anche le ricostruzioni in 3D sia di strutture architettoniche che di alcuni oggetti di gran pregio che non è stato possibile esporre in questa rassegna.

Roma – Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco – Corso Vittorio Emanuele, n.66/A, fino al 19 gennaio 2020 nei giorni dal martedi alla domenica con orario 10,00/16,00 ed ingresso gratuito