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Testo e foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Una favorevole occasione ha fatto coincidere nel calendario cinese l’inizio dell’anno 2018 con quello del Carnevale Romano. La cosa non è passata inosservata  all’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia S.E. Li Ruiyu che, nel  salutare il nuovo anno, ha rilevato come questi non potesse iniziare in modo migliore con tanto di doppi auguri uniti insieme: Felice Capodanno e Buon Carnevale.

IMG_20180210_153001Il saluto di S.E. Li Ruiyu, Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia con le rappresentanti dello Stato italiano, On.le Dorina Bianchi, Sottosegretario di Stato al Ministero del Turismo e Beni Culturali e del Comune di Roma.

Questa fortunata circostanza non poteva che essere festeggiata con grande risalto  e così Piazza del Popolo a Roma ha accolto una spettacolare festa animata sia dall’Accademia dell’Opera Wuju dello Zhejiang, prestigiosa istituzione riconosciuta dal governo cinese  d’interesse nazionale e monumento culturale che dal Convitto Confucio dell’Università La Sapienza di Roma.

IMG_20180210_160947                                         Il saluto degli studenti del Convitto “Confucio” dell’Università La Sapienza di Roma

A due giovani studenti del Convitto Confucio è stato riservato l’incarico di fare da interpreti e presentare gli spettacoli in lingua cinese mentre ad una bella e simpatica presentatrice cinese è stato affidato l’incarico della presentazione in italiano. Simpatica la performance  alla quale hanno partecipato tutti gli  alunni del Convitto dando una bella prova di come un giovane occidentale si possa approcciare con buoni risultati nello studio di una lingua e una cultura ritenute difficili e distanti da quella propria acquisita fin dalla nascita. Aprirsi alla cultura senza barriere nazionali è una dote acquisita dai cinesi già negli insegnamenti di Confucio: “Se pensi in termini di anni, pianta il riso.  Se pensi in termini di decenni; pianta gli alberi.  Se pensi in termini di centinaia di anni, insegna alla gente”.  Di grande interesse, prevalentemente culturale, è stata l’occasione offerta ai romani e turisti dai cinesi attraverso gli spettacoli proposti dagli artisti dell’Accademia dell’Opera Wuju dello Zhejiang. Una bella occasione per entrare a contatto con il folklore e la raffinata tradizione artistica delle rappresentazioni  teatrali cinesi. Nello spettacolo folkloristico per eccellenza della regione del sud del Fiume Azzurro: il “Drago a nove giunture” abbiamo potuto assistere attraverso spettacolari  danze ricche di esibizioni acrobatiche al desiderio dei ballerini di voler esprimere e trasmettere al mondo intero attraverso il drago la loro gioia e felicità per l’avvento del nuovo anno. L’alternanza delle rappresentazioni tra folkloristiche e operistiche  inframmezzate  da esibizioni di musicanti, cantanti e narratori di poesie  é proseguita durante tutto il pomeriggio in diversi altri spettacoli fra i quali, molto apprezzato, uno ispirato all’opera Wuju su un tema del folklore cinese che ha riscosso un grande successo fra il pubblico: “Il vero ed il falso Re delle Scimmie”.

IMG_20180210_170440                                                                 La festa per il ritorno in patria del Re Sun Wukong 

Il Maligno Macaco dalle sei orecchie approfittando del ritorno in patria del vero Re delle Scimmie, Sun Wukong, cacciato per aver ucciso dei banditi, si autonomina Re delle Scimmie. L’inevitabile scontro fra Sun Wukong e il Maligno Macaco, terminerà senza un vincitore, malgrado la grande destrezza nelle arti marziali dimostrata da entrambi i combattenti. La morale vuole che ciascuna Scimmia sia il Re di se stessa, così come ciascun uomo è il Re di se stesso. Altrettanto apprezzata è stata l’esibizione eseguita con strumenti musicali della tradizione cinese della canzone napoletana “Santa Lucia” in un connubio ben riuscito tra il folklore cinese e la classicità musicale napoletana.

IMG_20180210_171624      Suonatori di styrumenti tradizionali cinesi dell’Opera Wuju dello Zhejiang intepretano la canzone napoletana “Santa Lucia”

In questa bella esecuzione possiamo individuare come tutte le culture abbiamo una comune radice capace di far convivere in armonia tutte le popolazioni. Un punto d’incontro in più è stato il bellissimo spettacolo pirotecnico che ha concluso la bella serata voluta per porgere ai romani gli auguri della comunità cinese di “Buon Anno 2018”.