Testo e Foto di Mariagrazia Fiorentino e Donatello Urbani

Alcuni decenni fa, non molti, questa mostra, presente in due distinte sedi – Cerveteri e Traquinia-, voluta e organizzata dal Polo Museale del Lazio, magistralmente diretto dalla Dott.ssa Edith Gabrielli, sarebbe stata presentata, molto probabilmente con un diverso titolo. Non più “Etruschi Maestri Artigiani” bensì “Etruschi, popolo misterioso”, ponendo in risalto proprio quell’alone di mistero che circondava questa popolazione, stabilitasi nell’Italia centrale, lì giunta forse per mare o per terra, molto probabilmente dalla Turchia, e dalla scrittura incomprensibile, quasi un rompicapo per gli studiosi.

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Le due sedi espositive: a sinistra: Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia -  a destra il Museo Archeologico Nazionale Cerite di Cerveteri

Si deve alle ricerche di tanti studiosi, quali i prof. Andrea Cardarelli e Alessandro Naso, curatori di questa rassegna, se oggi sentiamo gli Etruschi molto vicini a noi, quasi facenti parte delle nostre famiglie, come affermato da Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri. Le finalità di questa mostra, infatti, messe in risalto la dott.ssa Gabrielli, sono, oltre ricordare nel migliore dei modi l’iscrizione delle due necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia  nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, anche l’ulteriore sensibilizzazione della popolazione locale ed, infine, quella di essere un buon richiamo turistico principalmente per gli stranieri proponendo loro interessi culturali oltre quelli balneari e di relax presenti nelle due cittadine. Utile strumento in questa operazione é il catalogo edito da ”arte’m” in forma di libro – pagine 228 costo €.19,00 – con pregevoli apporti di studiosi e ricco d’immagini quasi tutte a colori, che può essere letto in spiaggia e costituire allo stesso tempo una preziosa guida alla mostra.

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Museo di Tarquinia: Gioielli in oro rinvenuti nelle varie necropoli e Cavalli Alati” simbolo del Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia

Il percorso espositivo in entrambi i musei si propone di mettere in evidenza la sapienza artigianale degli Etruschi ed ha come obbiettivo principale quello di riscoprire e valorizzare le testimonianze lasciate da questo popolo con particolare riferimento alle zone di Tarquinia e Cerveteri e l’intenzione di spaziare anche su un più vasto orizzonte ambientale e paesaggistico. Scrive M. Torelli “Nell’arte degli Etruschi nel 1985” (…l’arte antica e quella etrusca non fa eccezione– è essenzialmente artigianato…).

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Il Prof. Cardarelli illustra il reperto – elmo – simbolo della rassegna – A destra riproduzione al naturale di elmo e spada etruschi

Le dichiarazioni dei  curatori  affermano, infatti, che : “si tratta di una straordinaria opportunità per evidenziare la stretta connessione tra le due antiche città etrusche, ma, soprattutto, per rinsaldare il legame naturale tra i musei e le rispettive necropoli. I nomi di Cerveteri e Tarquinia costituiscono senza ombra di dubbio sia per il vasto pubblico degli interessati sia per la ristretta cerchia degli specialisti, un riferimento immediato, quasi un sinonimo, agli Etruschi e alla loro cultura, tanti sono i reperti archeologici, le fonti storiche e le testimonianze epigrafiche accumulati in entrambe le città lungo il millenario sviluppo della civiltà etrusca.”

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Cerveteri- Museo Nazionale Etrusco: “Il cratere di Euphronios” – Il vaso proviene dal saccheggio di una tomba della necropoli di Greppe di Sant’Angelo avvenuto nel 1971. Da lì, nel giro di pochi giorni, venne trasferito in Svizzera e rivenduto al Museo Metropolitan di New York. Nel 2006, dopo lunghe vicessitudini giudiziarie, l’eccezionale reperto é stato restituito all’Italia dove é definitivamente tornato nel gennaio 2008. Il cratere rappresenta una delle pietre miliari della ceramica attica nello stile delle figure rosse, firmato da Euxitheos come ceramista e da Euphronios come ceramografo. Sul lato A, foto di sinistra, é rappresentata la morte di Sarpedonte, dove il sonno, in greco Hypnos, e la morte, in greco Thanatos, sollevano il corpo del principe dal campo di battaglia per ricondurlo nella sua terra, in Licia, per i funerali. Il trasporto é diretto da Hermes e ad affiancare il principe ucciso ci sono anche Leodamante a sinistra e Ippolito a destra. Sul lato B la scena presenta tre giovani in atto di armarsi alla presenza di due opliti, tutti i guerrieri sono identificati con i loro nomi: Hypeirochos, Hippasos, Medon, Akastos e Axippos.

Inoltre la Direttrice Gabrielli integra queste dichiarazioni affermando che: “Il Polo Museale del Lazio celebra questo importante anniversario nelle quattro sedi del Museo e della Necropoli di Cerveteri e del Museo e della Necropoli di Tarquinia, con questa mostra pensata nell’ottica di una fruizione integrata dell’intero sito UNESCO. L’esposizione, curata da Andrea Cardarelli e Alessandro Naso, rilegge le prestigiose raccolte già esistenti nei due musei, anche grazie ai confronti offerti dalla presenza d’importanti prestiti come alcuni capolavori ceramici conservati a Roma, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e alcuni celebri oggetti preziosi della Tomba Regolini Galassi, appartenenti alle collezioni dei Musei Vaticani, che per la prima volta tornano a Cerveteri, dove furono scoperti. Vengono proposti al pubblico una serie di reperti particolarmente significativi provenienti dalle necropoli di Cerveteri e Tarquinia, facendoli emergere dal percorso museale. In riferimento a questi obiettivi e con l’intento d’intraprendere un percorso scientifico complessivo in linea con le attuali tendenze della ricerca, si è deciso di porre l’attenzione sull’eccezionale rilevanza dell’artigianato etrusco e sulla straordinaria perizia raggiunta dagli artigiani nel corso del primo millennio a.C. nelle due città di Cerveteri e Tarquinia”.

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Cerveteri: Museo Etrusco – Corredo rinvenuto nella tomba Regolini/Galassi- Necropoli di Cerveteri: Tomba dei rilievi- Foto da Wikipedia

Le antiche conoscenze e tradizioni produttive sono pertanto il filo rosso della narrazione che si articola attraverso i due affascinanti percorsi espositivi presenti nei due musei dove alcuni oggetti delle collezioni permanenti sono integrati da preziosi prestiti provenienti dai più importanti musei nazionali.
Informazioni su entrambe le sedi espositive: Museo Nazionale Archeologico Cerite, Cerveteri - Museo Archeologico Nazionale, Tarquinia – Dal martedì alla domenica dalle ore 8:30 alle 19:30 fino al 31 ottobre 2019. Costo dei Biglietti d’ingresso: intero € 6,00 | ridotto € 2,00. Biglietti cumulativi validi due giorni: singolo Museo + Necropoli: Intero €.10,00 agevolato €.4,00 – Cumulativo per entrambi i musei + le due necropoli, valido sette giorni, intero €.15,00 , agevolato €.8,00. Sito web: https://www.art-city.it/mostre/mostratarquinia.html