Testo e foto di Donatello Urbani

La richiesta non poteva essere più esplicita di quella rivolta a Maurizio Pierfranceschi dall’allora direttrice, Alberta Campitelli, del Museo Bilotti di Roma: “Una mostra che avesse per soggetto principale la natura”.

L5dGpwU_KR7Zqj5K6LGsqIqfloqbvVimEZ-n69B_Y1hR_rlkYUeOBJi7gy-uUIF-q69M5PuavyDgB1o=w988-h900                                                         Maurizio Pierfranceschi: “Dopo la battaglia” – 2009. Tecnica mista su cartone grigio.

La richiesta era alquanto pertinente dal momento che il Museo Bilotti si trova all’interno del parco urbano di Villa Borghese. In aggiunta, poi, c’è stata anche una felice circostanza: una delle primissime opere realizzate da Pierfranceschi  aveva per titolo “L’uomo e l’albero”. L’insieme di questi eventi è stato l’atto di nascita della mostra che da oggi è visibile al piano terra di questo interessante museo. Le circa cinquanta opere presenti lungo il percorso espositivo indagano proprio il rapporto tra uomo e natura, tra architettura e paesaggio che un artista con origini in una cittadina dell’ entroterra marchigiano, Cagli, riesce a cogliere in maniera diversa, forse anche migliore, di un occhio abituato a paesaggi urbani. Dice il curatore, Fabio Cafagna, nel presentarci questa rassegna: “Uomo e natura nelle carte, nei legni e nelle tele dell’artista si confondono, trapassano l’uno nell’altra, si rispecchiano, fino a divenire un impasto di colore e materia che, seppur formalmente controllato, ha il dono della spontaneità e della vitalità.”

Iqr05I1ENuG_N5PJ9-qqYLRctvEeJcQfUFvxIXtK5OlSTc9erkPmm5ND0HurFw3-S2guuULyrpfqJ3E=w988-h900Maurizio Pierfranceschi: “Autoritratto con passero” – 2017. Terracotta bianca con tracce di colore. Alle spalle tre teleri con identico soggetto il “Ninfeo” della palazzina. Opera del 2016 realizzata con tecnica mista su tela

Uscendo da museo, al termine della visita, mi sono incamminato in uno dei viali alberati del Parco di Villa Borghese e così ho potuto osservare con un occhio diverso, contaminato dalle opere di Pierfranceschi, i colori che la natura ci offre e che l’architettura dell’uomo ha messo a dimora in un paesaggio costruito artificialmente nei minimi dettagli molto diverso dall’esaltazione di quelli spontanei e naturali voluti e costruiti dalla natura stessa.

Per una esatta lettura di tutte le opere esposte è raccomandato il ricorso al catalogo edito per l’occasione da Solfanelli (Chieti) ricco di tavole a colori e con interessanti apparati scientifici, pag. 82 costo €.12,00.

Roma – Museo Carlo Bilotti – Arancera di Villa Borghese – Via Fiorello La Guardia fino al 14 gennaio 2018 con ingresso gratuito ed orari da martedi a venerdi 10,00/16,00, sabato e domenica dalle 10,00 alle 19,00. Informazioni  sito web www.museocarlobilotti.itwww.museiincomune.itwww.zetema.it – tel. 060608