Donatello Urbani

Dopo la condivisione nello spazio virtuale arriva a Roma al Palazzo delle Esposizioni la mostra Tra Munari e Rodari, iniziativa proposta dal Comitato promotore per le celebrazioni dell’Anno Rodariano istituito da Biblioteche di Roma. Il progetto, in collaborazione con Corraini Edizioni con cui Bruno Munari ha sempre lavorato stabilmente nel corso degli anni, vuole essere un omaggio ai due artisti e celebrare il loro incontro, umano e intellettuale. Già varcato l’ingresso dell’unica sala che accoglie la rassegna ci troviamo immersi nell’immaginifico mondo delle buone intenzioni dove le parole di Rodari risuonano forti e imperiose: “Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”.  Non un formale tributo reso solo ai più piccoli, ma un piccolo dono a due “scorpioni”, come li definisce il Presidente di Biblioteche di Roma, Paolo Fallai, che “hanno preso molto sul serio la giocoleria della vita. E facendoci dolcemente sanguinare, hanno cercato di aprirci un cammino di libertà.”

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Il filo conduttore presente nei dieci pannelli: la scuola, il rispetto, giocare è una cosa seria e che, come scrivono i curatori, restituiscono, inoltre, “un continuo gioco di rimandi tra immagini e parole, i nodi in comune tra due protagonisti unici del panorama artistico del ‘900 italiano: la creatività come pensiero divergente, la serietà del gioco, il potere dello straniamento”. In questa occasione gli organizzatori si sono rivolti a 5 illustratori e illustratrici: Andrea Antinori, Marianna Coppo, Mariachiara Di Giorgio, Massimiliano Di Lauro e Alessandro Sanna – a interpretare con il proprio segno le filastrocche del maestro di Omegna e a suggerire a bambini e bambine tecniche e strumenti originali per realizzare i propri disegni.

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Le tavole degli artisti e i loro video-tutorial assieme alle decine di lavori realizzati dai più piccoli arricchiscono la mostra con una propria sezione. La mostra proseguirà fino a ottobre per chiudersi con il doppio festeggiamento del compleanno dei due protagonisti, vicini anche nel giorno della nascita: Gianni Rodari avrebbe compiuto 100 anni il 23 ottobre, Bruno Munari 113 il 24. Bruno Munari (1907-1998) è stato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del ‘900. Ha sempre dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, con un’attenzione particolare al mondo dei bambini e dei loro giochi. Le sue creazioni nei campi della pittura, scultura, design, fotografia e didattica ne attraversano le diverse poetiche seguendo il filo della sua personalissima originalità. Gianni Rodari (1920-1980) è stato maestro, giornalista, pedagogista e scrittore, a partire dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare le sue opere per bambine e bambini, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri, tradotti in molte lingue, hanno meritato nel 1970, il prestigioso premio «Hans Christian Andersen», considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia. La sua Grammatica della fantasia è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per ragazzi.

Roma: Palazzo delle Esposizioni –Via Nazionale 194 – fino al 24 ottobre 2020 con ingresso gratuito e orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 I visitatori sono tenuti a rispettare tutte le misure previste dal Piano sicurezza disponibile sul sito www.palazzoesposizioni.it scaffaledarte@palaexpo.it