Donatello Urbani

Uomo, cane, terra. Intorno a questo trittico ruotano una moltitudine di operatori come in una roulette dove fortuna e abilità giocano un ruolo di primaria importanza. Talvolta la pallina si ferma su una pepita di Kg.2,250, come avvenuto nel 1951 oppure su una importante iniziativa come “truffleland” presentata nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede della Confederazione Agricoltori Italiani -CIA –  dalla Sig.ra Olga Urbani, titolare dell’omonima ditta che da sola commercializza ben l’80% dell’intera produzione mondiale. In questa occasione i fortunati vincitori sono i giovani imprenditori agricoltori, ed in genere tutti i giovani dotati di sano spirito imprenditoriale, che con un capitale mimino di €.1.500/2.000 – sovvenzionabile anche da istituzioni bancarie – necessario per impiantare su un terreno, possibilmente collinare, media montagna, di circa un ettaro e mezzo, preferibilmente incolto, destinato ad accogliere circa 1.500 piantine di quercia, nocciolo o carpino, già con micelio di tartufo e con l’assistenza di esperti messi a disposizione della ditta Urbani Tartufi, otterranno dopo 5 anni un reddito minimo annuale di circa €.20.000; molto di più se il tartufo è bianco, raccolto nel periodo invernale. Per un’inspiegabile concentrazione di fortunati eventi, prevalentemente atmosferici, il tartufo bianco invernale si raccoglie solo nel territorio italiano ed in alcune delimitate zone della Francia. Il tartufo, vera eccellenza italiana, è una preziosità di madre terra che regala in Italia il suo tubero tutto l’anno e collega il territorio all’economia e quindi al turismo.  “Un piatto con il tartufo è amato dai principi e dai sultani”.

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La raccolta tanto del tartufo bianco che nero, pregiatissimo quello di Norcia, viene interamente commercializzata e quasi sempre la domanda degli operatori del settore é sempre molto superiore a quella offerta dai “cavatori”. Questo spiega l’iniziativa truffleland promossa dalla Urbani Tartufi tutta rivolta all’incremento della raccolta. Il tartufo bianco, come spiegato da Giuseppe Cristrini, Direttore Responsabile e Presidente dell’Accademia Italiana del Tartufo, è il vero re di questi tuberi per il suo inconfondibile profumo e le altissime qualità degustative e in determinate stagioni alcune pepite, così denominate i tartufi che oltrepassano il kilogrammo di peso, viene  battuto in aste specializzate ad oltre €.5.000 ed oltre.

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Insieme alla presentazione di truffleland è stato firmato un accordo di collaborazione tra l’AIS – Associazione Italiana Sommelier – e l’Accademia del Tartufo per un abbinamento tra lo spumante ed il tartufo al fine di una comune promozione di due eccellenze italiane. Lo spumante è la vera “bollicina” italiana, come ha spiegato Antonello Maietta, Presidente AIS Italia, ed è particolarmente indicato per esaltare profumo e sapore del tartufo, specie se impiegato su materie grasse. La sua ricetta fu pubblicata da Francesco Scacchi nel 1622, cinquant’anni prima di quella dello champagne francese, e questo contribuisce ad inserirla a pieno titolo tra le eccellenze enogastronomiche italiane.

Per maggiori notizie su truffleland è consigliabile consultare il sito web  www.truffleland.com oppure rivolgersi direttamente alla Urbani Tartufi località Fontegiana, n.1 S. Anatolia di Narco 06040 (PG) telefono 0743.61300.