Donatello Urbani

Roma, in anteprima nazionale, ospita al piano superiore del Palazzo delle Esposizioni, le 139 foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. L’esposizione è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. I nomi dei vincitori dell’edizione 2020 sono stati annunciati lo scorso 16 aprile attraverso i social network; la pandemia non ha reso possibile la consueta cerimonia di premiazione che si tiene ogni anno ad Amsterdam e che inaugura il World Press Photo Festival. Per questa 63° edizione, la giuria formata da esperti internazionali, ha esaminato i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. Sono arrivati in finale 44 fotografi, provenienti da 24 paesi.

003_World Press Photo of the Year Nominee_Yasuyoshi Chiba_Agence France-Presse

Yasuyoshi Chiba è risultato il vincitore della foto dell’anno con Straight Voice. Lo scatto ritrae un giovane che, illuminato dai telefoni cellulari dei suoi compagni, recita poesie nel corso di una manifestazione di protesta che reclama un governo democratico per il Sudan, durante un blackout a Khartum, il 19 giugno 2019. Parole al posto della violenza, come ha precisato Luca Bergamo, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Roma. La fotografia che ritrae il giovane vuole esprimere un senso profondo di speranza per un mondo migliore che va ben oltre la protesta. Gli altri premiati sono: Romain Laurendeau, “World Press Photo Story of the Year”, con Kho, The Genesis of Revolt. Kho, nel colloquiale arabo nordafricano, significa fratello. Il reportage racconta il profondo disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni.

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                                                                                   Foto Fabio Bucciarelli per l’Espresso

Tra i finalisti anche sei italiani: Fabio Bucciarelli, Luca Locatelli, Alessio Mamo (classificatosi secondo nella categoria “General News, foto singola”), Nicolò Filippo Rosso, Lorenzo Tugnoli e Daniele Volpe. In mostra, per la prima volta, anche una selezione delle foto iconiche che hanno vinto il premio come Foto dell’Anno dal 1955 ad oggi. Oltre alle foto, è presente per il secondo anno anche una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali e la storia nascosta del nostro tempo. Una mostra questa di grande interesse  e che dimostra e restituisce al mondo intero, come ha dichiarato Francesco Zizola, coocuratore per l’Italia della rassegna, “l’enorme capacità documentale e narrativa delle immagini, rivelandone il fondamentale ruolo di testimonianza storica del nostro tempo”.

Roma: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – fino al 2 agosto 2020. Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura ed esclusivamente previa prenotazione obbligatoria gratuita e acquisto del biglietto on line. Informazioni e prenotazioni: singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500; www.palazzoesposizioni.it Costo del biglietto: Intero € 12.50; Ridotto € 10,00; valido anche per visitare la mostra Jim Dine