Donatello Urbani – Foto Ufficio Stampa Fondazione Terzo Pilastro
Palazzo Cipolla a Roma – Via del Corso, 320 – ospita fino al 23 luglio p.v. una singolare mostra dall’eloquente titolo “Ipotesi Metaverso” che vuol fare dialogare fra loro 32 artisti – 16 contemporanei e 16 appartenuti a ad epoche storiche e culturali degli anni passati. Quindici percorsi multimediali e multisensoriali ci accompagnano in un viaggio tra linguaggi e visioni, virtuale e reale, per una mostra tra le prime del genere su scala internazionale, ideata e fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele e a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi.
Spiega il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, ”…… le tecnologie più attuali si mettono al servizio dell’atto creativo in tutte le sue forme, offrendo all’artista ed ai suoi fruitori nuovi strumenti per esplorare l’ineffabile mistero del fare arte. E oggi desidero proseguire in questo solco improntando l’attività espositiva alla modernità della mia visione e all’apertura universale del mondo alle sue diverse proposizioni: da qui, come detto, nasce la mostra Ipotesi Metaverso. Spero sinceramente che questa mostra, nella quale abbiamo chiamato a esporre giovani artisti noti già nel mondo, in Oriente, in America, in Europa, possa dare contezza di questa mia visione innovativa e radicalmente rivoluzionaria……”
Una nuova luce si proietta su tutte le arti ed in particolare quelle visive, come in questo caso, che pone, fra l’altro, in particolare evidenza il ruolo dei curatori, critici e storici dell’arte, ponendoli in una posizione di primaria importanza con l’apertura di due nuove finestre: realtà virtuale (VR), in parallelo a quella artistica degli autori delle opere e realtà aumentata (VA) con il coinvolgimento, fra le tante opportunità offerte, di tutti i sensi propri del genere umano e non solo della vista, introducendo suoni, oppure odori e profumi da accompagnare alla visione delle opere.
Importanti in proposito le parole del cocuratore Prof. Gabriele Simongini: “Ipotesi Metaverso è una delle prime mostre internazionali a porsi domande sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso, attraverso una serie di esperienze multisensoriali e multimediali create dal genio di artisti contemporanei messi in dialogo con opere “materiali” di artisti storici o tuttora operanti che hanno creato altri mondi, dal Barocco ad oggi, con spazi mentali ed illimitati. Il visitatore si immerge così in una dimensione phygital (unione di fisico e digitale), che è poi quella che ci si prospetta nella vita quotidiana dell’immediato futuro. L’ultima frontiera del Metaverso appartiene al mondo dei social media e degli spazi virtuali in VR (realtà virtuale), in AR (realtà aumentata) e costruiti su tecnologia blockchain, un sistema di archiviazione dati non centralizzato e crittografato. In questi mondi ognuno di noi può incarnarsi nel proprio gemello digitale (avatar) o trasformarsi in quello che abbiamo sempre desiderato. Il Metaverso non è regolato dalla fisica terrestre e ogni oggetto al suo interno può essere importato dal mondo reale o creato ex novo dalla nostra fantasia. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di queste realtà in cui l’uomo, la natura e la tecnologia possono trovare una nuova sinergia, ibrida e armonica, verso un umanesimo digitale».
Apripista dei quindici percorsi espositivi è Gianbattista Piranesi in un interessante colloquio tra arte e architettura, mentre la chiusura, passando per Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas. spetta a Ugo Nespolo, come scrivono i curatori “degno erede del futurismo, individua nel videogame una componente fondamentale dell’immaginario contemporaneo e dello stesso Metaverso. Il riferimento al gaming apre al dialogo con la visione del britannico Chaplin, giovanissimo artista di Nottingham… e al mondo fluido e in continuo divenire, realizzato da Refik Anadol, in cui una serie di algoritmi programmati su un dataset selezionato dall’artista ci fa entrare finalmente in quello che chiamiamo metaverso, trasformando la nostra conoscenza del reale in qualcosa di mai visto prima”.
Palazzo Cipolla, Via del Corso n° 320, Roma fino al 23 luglio 2023, ore 10-20 dal martedì alla domenica. Lunedì chiusura. Costo del biglietto: 13 euro intero, 10 euro ridotto. Prevendite: ticketone.it e ticket.it Info: www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it – Tel +39 06 9837051